
17 Dic Parlare di denaro ai figli: Houston c’è un problema!
Mi capita a volte che qualche cliente mi chieda di aiutarlo a far capire il valore del denaro ai propri figli. È un tema molto importante e che preoccupa spesso i genitori perché si accorgono che, come usano i social per reperire notizie, tutto subito e senza approfondimento, spesso i ragazzi nello stesso modo trattano il denaro.
Appena ricevono la paghetta o una mancia per il compleanno la spendono per l’ultimo oggetto tecnologico alla moda o per una felpa, poi però se dopo due mesi i compagni di scuola arrivano con una versione più aggiornata, vogliono cambiare cellulare ecc…
Del resto anche noi adulti cadiamo in tentazione e, probabilmente è solo il senso di responsabilità che ci fa ritirare le manine!
Oggi voglio darvi alcuni suggerimenti che vi saranno utili, con una piccola premessa: il consiglio più importante è il vecchio classico “dare l’esempio”.
In tutte gli aspetti della crescita di un ragazzo, ormai lo abbiamo potuto verificare anche tutti noi con la nostra esperienza, vale molto di più ciò che ci vedono fare, rispetto a ciò che ci sentono dire.
I nostri figli ci guardano e ci copiano: mi raccomando quindi a pianificare le spese, dare priorità alle spese essenziali e la cosa più importante, insegnategli che entrambi i genitori hanno la capacità e la responsabilità della gestione finanziaria della famiglia. Non a caso, statisticamente parlando, mi chiedono interventi sulle figlie più che sui maschietti. Non c’è abitudine a responsabilizzare la figura femminile. Quindi care mamme, d’ora in poi occupatevi del vostro denaro. Se avete bisogno di una mano per capire qualcosa di più sono a vostra disposizione e vi invito a partecipare ai miei salotti.
SECONDO CONSIGLIO: COINVOLGETELI NELLE SCELTE DI SPESA
Vostro figlio sta scegliendo l’Università, oppure state pianificando le vacanze di Natale?
In questi casi ditegli quali sono i costi, con molta chiarezza, facendogli capire come avete deciso di affrontare il costo, quanto deriva dalle vostre entrate ordinarie, se dovete attingere a dei risparmi. Ma oltre alla cifra in euro dovete fargli capire quanta parte del vostro guadagno verrà riservata a queste spese: l’università occupa un terzo del mio stipendio, oppure ancor meglio, per pagare questa vacanza dobbiamo lavorare 25 giorni.
In questo modo gli renderete più semplice e immediato associare la spesa, e la soddisfazione derivante dall’avere qualcosa in più, anche all’aspetto di impegno, di responsabilità e di fatica. Oltre al fatto che gli date un termine che gli indica qualcosa di limitato, il vostro reddito, i vostri risparmi. Quando avete deciso quanto spendere, chiedetegli, quanto stipendio, ci rimane quindi da poter spendere questo mese?
Ovviamente la profondità con la quale fare questi passaggi dipenderà dalla loro età.
TERZO CONSIGLIO: DATEGLI LA PAGHETTA
Questo tema è molto controverso, ma ritengo che dargli una paghetta sia un ottimo modo per educarli alla gestione del denaro. Il problema secondo me non nasce dal fatto che abbiano dei soldi da spendere, quanto piuttosto dalla nostra attenzione a sapere come lo usano.
Se decidete di dare una paghetta ai vostri figli fate però attenzione a due errori frequenti.
Il primo si verifica quando, dopo qualche giorno da quello in cui gli abbiamo dato il denaro loro spettante, arrivano a chiederci qualche elargizione straordinaria perché hanno già finito quello che avevano a disposizione. Come fare in questi casi? È assolutamente importante non cedere a questa richiesta, devono imparare ad aspettare il prossimo giorno convenuto e convivere con la scarsità.
Se questo accade spesso, aumentate di un poco la quantità di denaro che gli date, sempre prima verificando dove vanno a finire.
Il secondo errore è l’avarizia, dategli il denaro che ragionevolmente può servire loro e aggiungete un 15%. Questa quota aggiuntiva deve servirvi per insegnare ai vostri ragazzi due cose fondamentali: il risparmio e la beneficenza.
Fategli pensare ad un loro sogno, o ad un oggetto che desiderano molto, e ogni volta che gli date la paghetta, gli esortate a metterne da parte un 10% per potersi comprare quell’oggetto, o per realizzare quel sogno. In questo modo gli insegnate il sacrificio del risparmio, cioè l’impegno a rinunciare a qualcosa oggi per una cosa a cui tieni veramente.
Il restante 5% lo utilizzeranno per aiutare qualcuno che sta peggio di loro, attraverso la beneficenza, saranno pochi euro ma daranno un grande valore ai vostri figli e a chi li riceverà. Anche qui fate scegliere a loro a chi vogliono darli.
Spero di esservi stata d’aiuto. Alla prossima settimana!