
07 Ago Le Best Practice per il risparmiatore consapevole.
Pianificazione, metodo e diversificazione sono i segreti per gestire al meglio i propri risparmi.
Cosa siamo abituati a fare invece? Quando abbiamo una somma da mettere da parte andiamo dal nostro consulente e gli chiediamo: “Hai qualcosa senza rischio che renda anche poco?”; oppure “hai qualcosa di breve che se mi servono i soldi non si sa mai?”
Insomma, pare che investire sia più una scommessa o un giochetto. Non è un caso che siamo tra gli ultimi nelle classifiche internazionali per educazione finanziaria, come non è un caso che i risparmiatori portino le cicatrici di investimenti inadeguati.
Ma torniamo al vademecum del buon risparmiatore…
BEST PRACTICE N. 1 LA PIANIFICAZIONE
Poniti degli obiettivi da raggiungere che siano misurabili. Devi darti un tempo adeguato e devi sapere quante risorse ti ci vogliono per arrivarci.
Per esempio, se vuoi mettere da parte il denaro per poter garantire ai tuoi figli l’università, calcola fra quanti anni la dovranno frequentare, fissandoti un orizzonte temporale.
Poi devi decidere se basta una buona Università Pubblica o se pensi ad un’Università Privata, piuttosto che ad un corso di studi all’estero, quantificando le risorse economiche che ti servono per raggiungere l’obiettivo. In questo modo capisci quanti soldi devi investirci ora e quanti versamenti dovrai cercare di fare d’ora in poi. In questo modo hai creato un “cassetto mentale” che contiene ciò che ti serve per essere tranquillo che i tuoi figli potranno avere questa opportunità.
BEST PRACTICE N. 2 ATTIENITI AL PROGRAMMA CON METODO
Non farti prendere dalla paura o dall’euforia, e non farti distrarre dal tuo obiettivo. Se hai deciso che quei denari sono destinati all’Università, non cadere in tentazione di usarli per la speculazione del momento.
Rimani investito! I mercati sono volatili, ci saranno periodi di rendimento e periodi di ribassi, ricordati che è la normalità dei mercati, e rimani concentrato sui tuoi obiettivi. Non farti distogliere dalla paura o dall’entusiasmo. Non si vende mai quando i mercati scendono ed è impossibile predire quando avverrà. SE hai pianificato bene la pioggia ti bagnerà ma poi ritornerà il sole.
Il market timing non fa per te. Predire i mercati è affare difficile e pericoloso. Affidati ai mercati, che per definizione sono efficienti, e lascia che lavorino loro per te.
Non seguire quello che fanno tutti gli altri; hai presente il gregge di pecore che entra spingendo nel recinto per farsi tosare? Resisti, non cedere alla tentazione di cambiare il tuo portafoglio. Un portafoglio ben costruito non ha bisogno di modifiche, piuttosto investi nuova liquidità quando i mercati scendono proponendoti prezzi convenienti.
Ricordati che stai “investendo”, e tutti gli investimenti richiedono tempo per portare i loro frutti.
Se compri una casa, controlleresti tutti i mesi se il valore cala o cresce? Ti faresti prendere dal panico se perdesse il 2% del suo valore? Ne compreresti un’altra se il valore della prima salisse del 8%?
Come direbbe Totò: “calma e gesso!”
BEST PRACTICE N.3 DIVERSIFICA
Della serie, “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.
La diversificazione è il migliore antidoto per il rischio. Una buona diversificazione fa diminuire la possibilità di oscillare del tuo portafoglio.
Ma cosa significa diversificare? Sicuramente non è diversificazione comprare un paio di obbligazioni bancarie o Titoli di Stato a diverse scadenze e qualche titolo azionario, o indice di qualche materia prima.
Diversificare vuol dire parcellizzare i miei investimenti in infiniti pezzettini e distribuirli, fuori dai confini del nostro Paese, in diversi settori, in diverse tipologie di azioni e diverse tipologie di obbligazioni.
Il bello della diversificazione è che ti fa dormire sonni tranquilli, se succede qualcosa di brutto a Sidney, probabilmente non incide su ciò che accade a Londra; se un settore industriale va in difficoltà ce ne saranno altri che invece corrono meglio e l’importante è che tu non abbia tutti i tuoi denari in un unico settore o in un unico paese se non addirittura in un’unica società.
Ecco svelati i trucchi del buon investitore, semplice vero?