Il futuro è nella terza età.

Quando inizio un nuovo rapporto con un cliente faccio la mia consueta analisi dei bisogni e delle esigenze legate al risparmio al rendimento del proprio patrimonio.

In assoluto l’esigenza più diffusa è quella di garantirsi la possibilità di vivere bene anche dopo aver smesso di lavorare, è quella di stare economicamente tranquilli nel ciclo della vita in cui, con molta probabilità, non riuscirò più a risparmiare, ma avrò piuttosto bisogno di ciò che ho messo da parte prima.

È uno degli obiettivi più importanti che un consulente finanziario si pone nella gestione del denaro dei propri clienti, e l’allungamento delle aspettative di vita sta portando un importante focus e cambiamento nei metodi per raggiungere questo obiettivo.

Mi capita spesso anche di incontrare persone che rimangono sole nella gestione del loro danaro, e quindi non avendo la possibilità di condividere con i propri cari le decisioni relative, hanno ancor più bisogno di una figura preparata che sappia indirizzarle nel modo corretto.

Noi consulenti e tutto il nostro mondo dovrà quindi sempre più affrontare le problematiche di clienti sempre più anziani, spesso soli, con esigenze molto diverse da quelle dei cinquantenni. Bisogna quindi iniziare a pensare ad un modello ad hoc per queste persone.

 

SI ALLUNGA LA VITA, E L’ORIZZONTE TEMPORALE?

Abbiamo detto che l’aspettativa di vita si è allungata negli ultimi 30 anni se i nostri nonni potevano pensare di godersi la pensione per 10/20 anni, adesso si vive anche 30/40 anni.

Bisogna quindi che il vostro consulente finanziario vi aiuti a cambiare completamente l’approccio e i prodotti che solitamente venivano utilizzati dai più anziani.

Bisogna riprogettare la propria gestione tenendo conto di questo allungamento dell’orizzonte temporale: i soldi devono durare di più e per lo stesso motivo ho più tempo per “farli lavorare”.

Bisogna quindi riconsiderare il profilo di rischio di questi clienti: il 70 enne del 2020, non ha le stesse esigenze del 70enne del 1990, ma orizzonti temporali e profili di rischio non sono cambiati, a scapito della crescita del patrimonio e del flusso cedolare.

Per non parlare di un’altra responsabilità di genitori e nonni, che è quella di aiutare i propri figli a portare avanti la casa o gestire le spese di studio o ordinarie. Quindi una quota di risparmio aggiuntiva deve essere pensata non solo per le esigenze proprie, ma anche per aiutare i figli e la famiglia.

POTER CONTARE SU UNA PENSIONE PARALLELA.

Ovviamente anche quello che io devo pianificare prima di andare in pensione deve essere molto diverso rispetto a quanto abbiamo progettato fino a qualche anno addietro.

Poter contare infatti su rendite di denaro parallele alla pensione, come flussi cedolari, rendite assicurative, affitti e altro sta diventando sempre più importante.

Non è però facile avere una gestione razionale del proprio patrimonio. Tutti i giorni la nostra emotività è sollecitata da tante notizie, che vengono costruite per creare timore e paura, e così ci ritroviamo con patrimoni ingessati nell’immobiliare, senza pensione integrativa, e altro.

Questi sono tutti validi motivi che devono rafforzare il vostro rapporto fiduciario con il vostro consulente finanziario che vi accompagnerà verso l’obiettivo della longevità finanziaria.

Per ragionare insieme su queste tematiche quest’anno vi propongo in uno dei miei salotti proprio il tema dell’immortalità, una serata piacevole in cui imparate a come costruirvi una multirendita.

Questa quindi è una newsletter rivolta ad ogni età perché…chi ben comincia è già a metà dell’opera!