
03 Lug Cos’è meglio donare prima ai figli?
Può essere utile partire con il patrimonio immobiliare, per esempio si può donare la nuda proprietà e tenere per sé l’usufrutto. Se siamo preoccupati che i nostri figli o nipoti possano vendere la casa “con noi dentro” è sufficiente mantenere una quota dell’1% di piena proprietà. In questo caso infatti, il bene non potrebbe essere venduto senza il nostro consenso e il valore che rimarrebbe a carico della successione sarebbe irrisorio.
Se optiamo per l’usufrutto inoltre, su quest’ultimo non c’è nessuna tassa di successione da pagare.
In vista della prossima Riforma Catastale, che prevede di aggiornare i valori catastali ai valori commerciali degli immobili, in base ai dati rilevati dall’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) è consigliabile anticipare le donazioni degli immobili a prima dell’entrata in vigore di tale riforma.
Infatti siccome la donazione di un immobile prevede il pagamento del 2% di imposta ipotecaria e dell’1% di imposta catastale, calcolate entrambi sul valore catastale, è meglio farlo prima che questo valore non venga raddoppiato o addirittura triplicato in seguito alla Riforma.
POSSO DONARE SENZA ANDARE DAL NOTAIO?
Le donazioni dirette prevedono la forma pubblica, che comprendano immobili o denaro o titoli, purché non siano di “modico valore”.
Esistono però anche le Liberalità Indirette, ovvero tutti quei casi in cui il cedente impoverisce il proprio patrimonio a favore di un terzo, senza la stipula di un atto di donazione.
Sono Liberalità Indirette per esempio, le somme versate da un soggetto per l’acquisto di un immobile a favore di un terzo ( quando facciamo un bonifico ai nostri figli perché si comprino la casa); qualsiasi somma che venga prestata senza che ci sia vera e comprovata restituzione; il trasferimento titoli da un dossier all’altro.
Anche in questi casi, come per le Donazioni, gli eredi legittimari che intendessero essere stati lesi, possono, previo accertamento giudiziale, agire, solo dopo la morte del donante, chiedendo la restituzione di quanto dovuto.
COSA SUCCEDE IN CASO DI ACCERTAMENTO FISCALE, SE HO FATTO UN BONIFICO AL FIGLIO O AL NIPOTE?
Il bonifico viene considerato come una Liberalità Indiretta se non si dimostra il contrario. In caso di accertamento l’amministrazione finanziaria accerta se la somma rientra nel plafond di franchigia ancora disponibile, prevista dalla legge ( 1 milione se figlio, nessuna franchigia in caso di nipote).
Se si rientra ancora in tale plafond non viene richiesto nulla, se invece risultasse superato, sulle somme in eccesso si applicherà l’imposta, secondo le aliquote dovute dal grado di parentela ( 4% per i figli, 6% per i nipoti).