
29 Ott Obbligazioni, l’amore degli italiani.
Le obbligazioni sono in assoluto, lo strumento finanziario più amato dagli italiani: storicamente hanno oscillazioni contenute, staccano le tanto adorate cedole, hanno una scadenza, sono emesse prevalentemente dalle banche; tutte cose molto rassicuranti per il risparmiatore avverso al rischio.
Peccato che ormai da qualche mese i rendimenti di tali strumenti siano sottozero!
Ciò implica che il loro rapporto tra rendimento e rischio è di molto cambiato.
Fino a qualche anno fa, avevano poco rischio e un rendimento medio del 2%, adesso hanno mantenuto il rischio, anzi lo hanno aumentato, e i rendimenti non esistono più.
Perché hanno aumentato il loro rischio? Vi faccio un paio di domande: secondo voi, visto che i rendimenti sono già negativi, è più probabile che questi in futuro crescano o diminuiscano?
Direi che, quando cambieranno, è più probabile che aumentino. Ma cosa succede al valore delle obbligazioni quando i tassi salgono? I loro prezzi scendono!
Quindi oggi, comprando obbligazioni, ci accontentiamo di un rendimento negativo assumendoci un grosso rischio di vederci deprezzare il portafoglio.
COMPRARE AZIONI È L’UNICA SOLUZIONE?
Non direi, almeno per chi non può permettersi un orizzonte temporale di almeno 10 anni, tempo adeguato per un investimento puramente azionario.
Quello che gli amanti delle obbligazioni devono fare è abbandonare il “fai da te” e affidarsi a gestori qualificati che, conoscendo i mercati globali, sanno calibrare una adeguata diversificazione. Diversificazione che non posso ottenere con 100 obbligazioni diverse ma solo con un paniere che ne conta decine di centinaia.
Nei mercati infatti, lo sapete bene, prevedere l’andamento delle economie mondiali, prevedere quali saranno le scelte dei diversi governanti o governatori delle banche centrali è un tema impossibile, bisogna quindi adottare delle scelte di portafoglio, che mettano assieme le opportunità di rendimento di lungo termine con altre “occasioni” temporanee e tempestive di rendimento.
COSA C’È DI INTERESSANTE IN GIRO?
La prima cosa interessante che c’è ancora al momento sono i treasury americani, che danno ancora rendimenti positivi, e che hanno margine di discesa e di conseguenza, di aumento dei prezzi.
Chiaramente questo tipo di investimento, per essere appetibile deve essere fatto in dollari, facendo assumere così il rischio di variazione di questa valuta sull’euro.
Attualmente infatti, i costi di copertura del cambio, mangerebbero la totalità dei rendimenti.
Da qualche mese, quando ci incontriamo personalmente cerco di farvi capire come, per la giusta diversificazione, dovremmo pensare che una parte del nostro patrimonio debba essere “pensato” in dollari.
Un altro settore appetibile è quello dei paesi emergenti, dove ci sono ancora margini di rendimento interessanti. Tra l’altro alcuni di questi paesi, stanno puntando la loro crescita su settori molto interessanti, come quelli della biotecnologia, dell’intelligenza artificiale, delle materie prime. Appunto perché emergenti, questi paesi hanno una velocità di sviluppo più alta di quella dei paesi occidentali sviluppati, e i loro mercati interni sono veramente interessanti.
Chiaro è che se parlo di valute e di paesi emergenti, se non voglio correre rischi inopportuni, una registrata agli orizzonti temporali dei miei investimenti è assolutamente dovuta.
Ci vuole un po’ di pazienza in più, almeno 5 anni, ma del resto, l’alternativa è comprare un Btp, tenerlo tre anni per portare a casa lo 0,05%, si gli zeri dopo la virgola sono corretti!