
21 Gen La nostra immortalità dipenda dalla luna.
Uno dei miei salotti finanziari di quest’anno è dedicato proprio all’immortalità.
Non è forse vero che tutti i giorni, tutto ciò che facciamo, è volto a vivere di più? Alimentazione, sport, lavoro, medicine, integratori, creme di bellezza, siamo concentrati sulla nostra immortalità, e tutta questa attenzione ha infatti portato l’umanità ad allungare la speranza di vita. E se guardiamo alle prospettive nascenti di robotica, big data e tecnologie, probabilmente nei prossimi anni vedremo ancora allungarsi questo parametro.
Bene, durante le mie serate vediamo come fare per rendere immortale anche il nostro patrimonio, in modo che produca sempre la rendita necessaria per poter mantenere il nostro tenore di vita.
Lo scopo insomma è vivere di più, ma senza pensieri legati al fatto che i denari non sono infiniti.
C’è però un altro aspetto che dobbiamo considerare quando programmiamo la nostra immortalità, oltre al denaro: dove vogliamo vivere?
Dobbiamo quindi chiederci se vogliamo vivere con una maschera a gas perennemente in volto, o se vogliamo vivere in un mondo dove tutti hanno il diritto di determinare la propria condizione economica, dove le aziende e le comunità crescono con un fine comune: migliorare le condizioni dell’uomo (e della donna).
COSA C’ENTRA LA FINANZA CON IL MONDO IN CUI VOGLIAMO VIVERE
Il 2019 è stato per la finanza, l’anno ufficiale degli investimenti ESG.
Vanno di moda, parlano di sostenibilità e quindi attirano facilmente le attenzioni del mercato, ma cosa sono? Sono strumenti finanziari che investono in società che fanno della sostenibilità ambientale, delle politiche paritarie di governance o della loro attenzione allo sviluppo sociale delle comunità dove producono, un marchio distintivo.
Sembra un tema nuovo, sulla spinta di Greta, in realtà ci sono società di investimento che da vent’anni ritengono che queste strategie di investimento siano fondamentali per portare maggiori rendimenti ai propri strumenti finanziari.
IL GREEN DEAL SARÀ PARAGONABILE AL PRIMO UOMO SULLA LUNA.
La nuova Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito proprio così la scommessa che l’Europa farà sul tema della sostenibilità. È stato il suo primo atto formale, appena insediata.
Ha detto in poche parole, che l’Europa ha come principale obiettivo quello di dimostrare che si può “riconciliare l’economia con il pianeta” e che questo influenzerà la nuova strategia di crescita del nostro continente.
La Von der Leyen ha quindi presentato un piano di investimenti che vuole portare l’Europa ad essere energicamente autonoma entro il 2050, sostenendo tutte le aziende che diranno addio alle fonti energetiche fossili, a quelle che sosterranno l’agricoltura sostenibile, l’economia circolare (del riciclo), la mobilità sostenibile e politiche industriali di inclusione.
Mi pare che questa sia per noi, che trattiamo di finanza e investimenti, una indicazione chiara su quali sono le aziende che avranno il maggior sostegno e quindi la maggiore crescita e redditività.
Quindi cari tutti, se volete un biglietto per il razzo che porterà sulla Luna, io ho qui i vostri biglietti.
Buon viaggio.