
21 Ago Coppie senza figli, chi eredita?
Conseguentemente a profondi cambiamenti della struttura sociale, il nostro paese vede aumentare sempre di più la fattispecie di famiglie senza figli.
Non tutti sanno che l’ordinamento giuridico italiano prevede che, in caso di premorienza di un coniuge, il patrimonio del de cuius venga redistribuito solo per 66,66% al coniuge e la restante parte a genitori o fratelli.
Questa “sorpresa” può portare a discordie tra coniuge superstite e la famiglia del de cuius, perché oltre a bloccare eventuali conti correnti e depositi titoli cointestati, incide anche sulle quote di proprietà immobiliari della coppia.
Se il coniuge superstite volesse, ad esempio, vendere l’immobile che occupava con il coniuge defunto, avrebbe bisogno del consenso degli altri eredi.
Altri casi problematici che ho affrontato in passato sono accaduti quando è venuto a mancare uno dei due coniugi in fase di separazione. E qui a perderne sono stati i genitori del de cuius, che hanno visto casa e patrimonio assegnato per il 66,66% al coniuge traditore.
IL TESTAMENTO A TUTELA DEI CONIUGI SENZA FIGLI
Fortunatamente le leggi italiane permettono di risolvere facilmente i casi che abbiamo descritto nella prima parte con l’utilizzo di strumenti semplici e poco costosi.
Con il Testamento marito e moglie, possono aumentare la quota ereditata dal coniuge portandola al 75%, disponendo della quota disponibile assegnata per legge, limitando quindi al 25% la quota spettante ai genitori. Questo sia per conti e depositi che per gli immobili.
A volte i clienti mi dicono di aver redatto un unico testamento olografo in cui ognuno ha disposto i propri beni a favore dell’altro, non immaginando che la legge considera nullo il testamento reciproco.
Il testamento infatti, essendo un atto esclusivo del suo autore, deve essere redatto da una sola persona. Quindi ogni coniuge deve redigere il proprio.
ALTRI STRUMENTI A TUTELA DELLA COPPIA SENZA FIGLI
Tra gli altri strumenti a favore dei coniugi senza figli ci sono le polizze vita di natura finanziaria come le polizze Ramo I e le Unit Linked attraverso le quali, i contraenti, possono stabilire che, in caso di premorienza, il capitale liquidato dalla compagnia assicurativa vada interamente a beneficio del coniuge superstite.
Oltre a dare un beneficio in termini di maggiorazione della quota di eredità spettante, hanno anche l’importante caratteristica di non dover essere considerate nel conteggio della massa ereditaria.
Questo comporta che su questi denari gli eredi non debbano pagare tasse di successione.
Inoltre grazie al fatto che la normativa permette di non inserirle nella pratica di successione, è più facile mantenere la privacy sul patrimonio succeduto e la sua liquidazione a favore del coniuge è molto veloce (20 giorni dall’invio del certificato di morte).
Un altro importante strumento di tutela in questi casi è la Temporanea Caso Morte, una polizza che in caso di morte del contraente fa liquidare una determinata somma al coniuge superstite.
Questo tipo di polizze sono molto importanti per dare la possibilità a chi rimane di avere della liquidità aggiuntiva per vivere, per pagare eventuali debiti o per liquidare ascendenti e fratelli e ottenere la piena proprietà degli immobili.