Bit coin: bolla speculativa o opportunita’ di investimento?

“Fra trent’anni americani, giapponesi, europei e gli abitanti di molti altri Paesi ricchi, e alcuni relativamente poveri, probabilmente useranno la stessa valuta per fare acquisti. I prezzi non saranno quotati in dollari, yen o marchi tedeschi ma in Phoenix. Il Phoenix sarà favorito da aziende e acquirenti poiché sarà più conveniente delle valute nazionali odierne, che col senno del poi sembreranno la causa di molti sconvolgimenti della vita economica del secolo scorso.”

Questa è la copertina dell’Economist del 1988, quindi cari clienti, c’è chi aveva predetto che sarebbe nata una moneta mondiale proprio nel 2018, e non è casuale neppure la catena al collo della Fenice, ma andiamo per gradi.

Il Bitcoin è la prima moneta elettronica (cripto valuta) creata nel 2009 da un misterioso inventore che si fa chiamare Satoshi Nakamoto, persona, o gruppo di persone, dall’identità sconosciuta.

La creazione di questa moneta non è regolata da nessuna organizzazione, ente o istituzione, che ne stabilisce quindi la quantità e il valore in commercio. Questa moneta viene estratta da potentissimi computer che risolvendo un complicato algoritmo cavano bitcoin.

Teoricamente, chiunque può creare Bitcoin, ma questa attività è estremamente costosa perché necessita di computer con capacità di calcolo elevatissima e di una quantità di energia enorme, tant’è che le “miniere” di bitcoin, enormi complessi di computer collegati tra loro, vengono posizionati in cima alle montagne più fredde per evitare il surriscaldamento dei PC minatori.

Il numero di Bitcoin che possono essere emessi è di 21 milioni e si stima che questa quantità possa essere raggiunta nel 2040, ma badate bene, il Bitcoin è solo una delle tante cripto valute in circolazione.

Ma chi registra gli scambi di Bitcoin? Il sistema è sicuro? Il Bitcoin è un’opportunità di investimento o è la prossima bolla speculativa che scoppierà?

BITCOIN E BLOCKCHAIN

Gli scambi di cripto valute avvengono con registrazioni automatiche su di una Blockchain ( tradotto “catena”, vi ricordate cosa c’è al collo della Fenice?), che non è altro che un registro pubblico condiviso, che valida tutte le transazioni, cioè lo scambio di Bitcoin tra i diversi nodi collegati tra loro, senza bisogno di un pubblico ufficilae che ne confermi la validità.

Capite quindi la valenza della Blockchain? Come può modificare la nostra realtà quotidiano un sistema automatizzato di registrazione degli scambi? Pensate al catasto, ai registri automobilistici, a tutto ciò che oggi richiede di pagare qualcuno per registrare una transazione.

Bene, ora sappiamo come avvengono gli scambi, ma dove avvengono? Ci sono delle piattaforme, chiamate Exchange, il cui ruolo è quello di far incontrare la domanda e l’offerta di mercato. Esistono numerosissimi Exchange e molti di loro per funzionare richiedono all’utente di depositare i propri Bitcoin su un Wallet (portafoglio) interno alla piattaforma, quindi in parole povere, consegna le chiavi della prorpia cassaforte a chi gestisce la piattaforma.

MA QUINDI DOBBIAMO INVESTIRE O NO IN BITCOIN?

C’è chi, come Nassim Thaleb, premio Nobel per l’economia che pensa che i Bitcoin saranno il nuovo Eldorado, chi come Warren Buffet, il re dei mercati azionari, pensa sia la prossima bolla speculativa visto che in pochi anni hanno moltiplicato il loro valore di 1000 volte. E quindi cosa dobbiamo fare, partecipare al ballo o strane fuori?

Di certo le cripto valute non possono essere ancora considerate “monete” perchè il loro valore è ancora troppo volatile: se vi pagassero lo stipendio in cripto valute le vostre entrate sarebbero dimezzate tra novembre e dicembre dell’anno scorso…

Non può essere considerata una commodity, quindi un investimento, perché i costi di estrazione aumenteranno esponenzialmente entro il 2020 perché serviranno computer sempre più potenti e sempre più energia elettrica.

Stiamo attenti alle piattaforme Exchange al quale affidiamo i nostri Wallet, perché capita, e anche spesso che spariscano, con le chiavi di accesso ai nostri bitcoin, ed è impossibile risalire a chi è il vero proprietario di queste piattaforme ( è successo anche ad un piattaforma italiana nel febbraio 2018 che ha fatto sparire quache decina di milione di euro).

Quindi per il momento mi pare che la vera opportunità sia la Blockchain e non le singole cripto valute. E’ la Blockchain che sicuramente cambierà la nostra vita. Del resto nel lontano West si è arricchito chi cercava l’oro o chi vendeva le zappe a chi cercava l’oro?